, scoperto nel 1801 da Piazzi all’Osservatorio di Palermo, potrebbe contenere acqua liquida sotto la sua superficie. Attraverso lo spettrometro Vir gli esperti hanno individuato un oceano antico, ricco di acqua salata; il pianeta nano, orbitante nella Fascia degli Asteroidi tra Marte e Giove e studiato a lungo dalla sonda spaziale Dawn della NASA, nasconde nel cratere Occator un bacino a circa 40 km sotto la superficie.
La prima autrice dello studio a guida Inaf pubblicato su Nature, Maria Cristina De Sanctis ha riferito che “I sali individuati nella zona brillante del cratere Occator sono gli stessi scoperti nei getti su Encelado. Nel caso della luna di Saturno, questi sali si formano nell’oceano sotto la superficie e risalgono attraverso delle fratture fino alla superficie per poi essere emessi nello spazio. Anche su Cerere i sali in superficie sono una chiara espressione di acqua salata presente nelle profondità della superficie del pianeta nano “.
Teresa Molinaro